Da sempre attrae poeti e scrittori che non mancano di parlare della saudade nei loro versi.

Nel cinquecento, molti scrittori, intendevano questa parola come un’aspirazione da raggiungere, non solo per il singolo individuo, ma anche per la società, per raggiungere uno stato in cui domini la saggezza e la giustizia.

Intellettuali come Luis Vaz de Camoes, sono i rappresentanti di questa parola, che raccontano il destino dei navigatori lusitani e della loro speranza di poter un giorno tornare a casa.

Nel novecento, nacque anche un movimento letterario di ispirazione nazionalista chiamato Saudosismo, fondato appunto sulla cultura della saudade, come nostalgia di ciò che è andato perduto e speranza per il bene futuro.

Ancora oggi, questo movimento ha un’influenza significativa nel paese che definisce i caratteri dell’animo nazionale portoghese, soprattutto grazie a poeti come Pessoa che ne fecero una vera e propria scuola.

Questo sentimento quasi di malinconica allegria, è un concetto ambiguo soprattutto per il tipo di emozioni che evoca, ma è la chiave della cultura e della lingua portoghese e brasiliana.

Molti sostengono che la saudade, sia strettamente legata alla storia del Portogallo e a tutte le sue vicissitudini storiche e soprattutto culturali che vedono da sempre il Portogallo come un paese all’estremità dell’Europa.

Da sempre il popolo portoghese, è affascinato dai viaggi e dalle scoperte e storicamente, tanti sono i portoghesi che partivano per viaggi lontani e chi rimaneva nella propria dimora, veniva assalito da tristezza e nostalgia.

Si tratta delle scoperte e della colonizzazione in Africa, Sud America ed Asia.

Durante le traversate, i navigatori portoghesi, svilupparono un senso della nostalgia molto forte, malinconia della loro terra, dovuta anche alle condizione pessime in cui erano costretti a viaggiare, ma anche un coraggio e una rassegnazione al destino che li attendeva.

Altre leggende, parlano di una donna che canta mentre attende il suo amato lontano. Questo canto, trasmette i suoi pensieri, le sue emozioni, il suo desiderio nostalgico e felice nello stesso momento.

La saudade, simboleggia comunque uno stato amoroso, che in questo caso vive anche di lontananza e speranza.

La tradizione, dice questo sentimento influenza il fado e in passato la gente esternava il sentimento della saudade, attraverso canti malinconici in riva all’oceano. La saudade come base del fado e anche della samba, è una voce che in un solo istante raccoglie una moltitudine di sentimenti, tanto da raccogliere in se l’essenza della vita e delle cose quotidiane.

Essa, è rappresentata anche dal triste sorriso dei portoghesi che coinvolge chiunque, giovani e vecchi, grandi e piccini. Ma non è un sentimento del tutto negativo, i lusitani ci convivono e ne traggono forza di volontà e ispirazioni per canti e lirica.

La saudade può diventare rabbia e chiusura, se nelle persone prevale un sentimento di perdita, ma può diventare anche creatività e di quest’ultima i portoghesi sono bravissimi testimoni.

Molti poeti e scrittori da secoli, cercano di definire questo sentimento, ormai associato alla poesia e alla musica, tanto che in Portogallo questa parola è imprescindibilmente legata a queste arti.

Molti sostengono che la saudade sia ormai parte dell’identità lusitana, un modo di vivere e di sentire le cose, un legame con il passato comunitario, con il ricordo di tempi andati e la speranza di essere felici ancora in futuro.

Soprattutto per chi non conosce questo sentimento, esso è quasi un’idea, in realtà la saudade vive nelle coscienze della gente e nei popoli, tanto che si è diffusa anche in Brasile e in tutti i paesi in cui è presente la cultura lusitana.

Si può con questo affermare, che questa parola, è il segno della spiritualità portoghese e che questa gente ha portato anche al di fuori dei loro confini.

Leggi anche tradizioni in Portogallo